Il Calcio e le sue regole
Il calcio è uno sport di squadra nel quale si affrontano due
squadre composte ciascuna da undici giocatori usando un pallone sferico
all'interno di un campo di gioco rettangolare con due porte. Il gioco è
regolamentato da una serie di norme codificate e il suo obiettivo è quello di
segnare più punti (detti gol o reti) dell'avversario, facendo passare il
pallone fra i pali della porta avversaria.È sport olimpico dalla II Olimpiade
moderna e la semplicità delle sue regole, il fatto che non richieda attrezzature
speciali e l'estrema adattabilità a ogni situazione lo hanno reso lo sport più
popolare al mondo in termini di praticanti e spettatori .Di origine arcaica, la
sua affermazione moderna e codificata si ebbe in Inghilterra, nella seconda
metà del XIX secolo e da allora si diffuse dapprima nel resto d'Europa e in Sud
America e poi in tutto il mondo .La competizione calcistica più importante è il
Campionato mondiale di calcio, che si disputa ogni quattro anni sotto l'egida
della FIFA, il massimo organismo calcistico mondiale. Si tratta dell'evento
sportivo più seguito in assoluto
Regole:
Le regole ufficiali del gioco del calcio sono 17 e sono
pubblicate dalla FIFA e gestite dall'International Football Association Board
(IFAB), all'interno della quale, fin dalla sua nascita, una proposta di cambio
delle regole deve raccogliere almeno il 75% dei favori per essere approvata.
Terna arbitrale: arbitro al centro, con ai lati i suoi due
assistenti
La regola principale che caratterizza e differenzia questo
sport rispetto al rugby e alla pallamano è che la palla non può essere toccata
o colpita con braccia e mani; per lo più si usano i piedi ma ogni altra parte
del corpo diversa da braccia o mani è ammessa. Il giocatore deputato al ruolo
di portiere è l'unico che può toccare il pallone con le mani, ma solo
all'interno della propria area di rigore e se non gli viene passato
volontariamente coi piedi da un compagno di squadra. Fino al 1912 il portiere
poteva toccare il pallone con le mani anche al di fuori della propria area di
rigore purché all'interno della propria metà del terreno di gioco e fino al
1992 era libero di controllare con le mani qualsiasi passaggio di un proprio
compagno.
Le regole base sono da applicarsi a tutti i livelli del
calcio, anche se sono consentite alcune modifiche a dimensioni del terreno di
gioco, dimensione peso e materiale del pallone, dimensioni delle porte, durata
dei periodi di gioco e numero delle sostituzioni per partite tra giocatori con
meno di 16 anni, donne, calciatori veterani (oltre i 35 anni) o portatori di
handicap, a patto che vengano rispettati i principi fondamentali del gioco.
Le odierne 17 regole riguardano:
1.Il terreno di gioco;
2.Il pallone;
3.Il numero dei calciatori;
4.L'equipaggiamento dei calciatori;
5.L'arbitro;
6.Gli assistenti dell'arbitro;
7.La durata della gara;
8.L'inizio e la ripresa del gioco;
9.Il pallone in gioco e non in gioco;
10.La segnatura di una rete;
11.Il fuorigioco;
12.Falli e scorrettezze;
13.Calci di punizione;
14.Il calcio di rigore;
15.La rimessa dalla linea laterale;
16.Il calcio di rinvio;
17.Il calcio d'angolo.
Una partita di calcio, che dura 90 minuti e si disputa in
due tempi di 45 minuti ciascuno,[44] si svolge sotto il controllo di un arbitro
(figura introdotta per la prima volta nel 1891),] che ha «tutta l'autorità
necessaria per far osservare le Regole del Gioco nell'ambito della gara che è
chiamato a dirigere»[45] e le cui decisioni sono inappellabili.[46] L'arbitro è
coadiuvato da due assistenti arbitrali[47] e in alcune partite anche da un
quarto ufficiale,[45] che, qualora se ne presenti la necessità, può anche
sostituire l'arbitro, e da un assistente di riserva, atto a sostituire uno dei
due assistenti in caso di necessità.[48] Alcune federazioni hanno adottato
anche gli arbitri di porta, che controllano se la palla ha superato completamente
la linea di porta e, in alcuni casi, aiutano a decidere sui contatti in area di
rigore.
Il calcio a 5 è uno sport di squadra che ha avuto origine in
Uruguay, dove è tradizionalmente conosciuto come fútbol de salón (e
colloquialmente fútbol sala). Internazionalmente è conosciuto come futsal.
Juan Carlos Ceriani Gravier, spinto dall'esigenza di far
giocare a pallone i propri studenti in una piccola palestra o sui campi di
basket ed hockey su pista all'aperto, ne ideò la formula. Il suo obiettivo era
quello di ideare un gioco di squadra che potesse essere praticato sia
all'aperto che in strutture coperte, sfruttando i già diffusi campi di
pallacanestro, ma che ricordasse da vicino il calcio che in quegli anni godeva
di una smisurata popolarità in Uruguay dopo che la nazionale aveva vinto i
Mondiali del 1930 e le Olimpiadi del 1924 e del 1928. Ceriani Gravier assemblò
le prime regole basandosi sul principio del gioco del calcio ovvero sulla possibilità
di giocare la sfera con tutto il corpo ad eccezione degli arti superiori, ma
aggiungendo molti elementi di pallamano, pallanuoto e basket: da quest'ultimo
mutò il numero di giocatori (cinque) e la durata delle partite (40 minuti),
dalla pallanuoto le regole sul portiere, e dalla pallamano le dimensioni del
campo e della porta (3 metri di larghezza per 2 di altezza). La codifica
avvenne nel 1933 ed il gioco ebbe immediatamente un forte e rapido sviluppo nel
Sud America e soprattutto in Brasile fin dai suoi esordi, soprattutto grazie al
fatto che un medesimo gioco, non codificato, veniva giocato in strada dai
ragazzi brasiliani. Fu il giovane João Lotufo, appena tornato dall'Uruguay, ad
importare ed adattare il gioco alle esigenze dell'educazione fisica di cui era
stato insegnante presso il Ginásios de Esportes presso Pocitos, un sobborgo di
Montevideo.
Una gara è giocata fra due squadre composte da un numero di
calciatori non superiore a 5 e non inferiore a 3; una gara dovrà essere sospesa
se per qualsiasi motivo una, o entrambe, delle due squadre si trova ad avere
meno di 3 calciatori sul rettangolo di gioco. Sono ammesse inoltre fino ad un
massimo di 9 calciatori di riserva, che possono sostituire i titolari sul
rettangolo di gioco per qualsiasi ragione. La procedura per far avvenire ciò è
denominata "sostituzione".
Le sostituzioni sono in numero illimitato e possono avvenire
sia a pallone in gioco, sia a pallone non in gioco; è unicamente richiesto che:
il calciatore sostituito deve abbandonare il rettangolo di
gioco attraverso la propria zona delle sostituzioni;
il subentrante deve entrare sul rettangolo di gioco
attraverso la propria zona delle sostituzioni;
il subentrante può entrare sul rettangolo di gioco solamente
dopo che il sostituito ne sia completamente fuoriuscito.
I calciatori titolari espulsi possono essere sostituiti da
quelli di riserva, ma solo dopo che siano trascorsi due minuti effettivi di
gioco dall'espulsione; se però prima che trascorrano i due minuti la squadra il
cui calciatore è stato espulso subisce una rete, allora potrà sostituire
immediatamente il proprio calciatore con la riserva.
Gianluca Fabbrini 5^F
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